
ROL-RMS: Rischi On Line-Risk Mapping Software 2.1.7
Applicazione Web
ROL-RMS: Applicazione Web per la mappatura, la mitigazione e il monitoraggio dei rischi corruttivi cui sono esposti i processi organizzativi delle PA
Published by Giovanroberto Torre
Gestito da Giovanroberto Torre
Technical contact Giovanroberto Torre +398028506
Development status: development
Software functionality
Rappresentazione dinamica di strutture organizzative e processi mappati
Rappresentazione dinamica dei dettagli di ogni processo organizzativo (fasi, soggetti, rischi...)
Rappresentazione dinamica dei livelli di rischio corruttivo (indici PxI) cui ogni processo mappato risulta esposto
Rappresentazione dinamica di come i livelli di rischio corruttivo PxI dei processi si ridurrebbero se venissero applicate una serie di misure di mitigazione
Rappresentazione dinamica di come i livelli di rischio corruttivo PxI dei processi si sono effettivamente ridotti a seguito dell'applicazione delle misure, certificata tramite un workflow di monitoraggio
Calcolo automatico dei livelli di rischio corruttivo di ogni processo basato sulle risposte a un questionario rivolto al personale che eroga il processo stesso
Suggerimento circa le misure di mitigazione che è opportuno applicare a ogni dato processo (algoritmo basato sull'associazione n-aria RISCHIO-PROCESSO-FATTORE ABILITANTE-TIPOLOGIA MISURA)
Cruscotti di monitoraggio e misurazione delle azioni applicate al fine di ridurre il rischio corruttivo
Funzioni di navigazione e ricerca, report, grafici e tabelle riepilogative
Alberto Maria Arena Agostino
detailed information
ROL-RMS: Rischi On Line-Risk Mapping Software 2.1.7
Applicazione Web
Last release 2025-02-05 (2.1.7)
Type of maintenance internal
Stato publiccode.yml
License GPL-2.0-or-later
Platforms
web
Enabling platforms None
Compliance Design Guidelines Security Guidelines
List of dependencies None
Supported languages
Italian
Extended description
Introduzione
L’applicazione web per la mappatura dei rischi corruttivi ROL-RMS
serve
ad aiutare Enti, Pubbliche Amministrazioni, aziende partecipate – e
chiunque sia interessato a monitorare e gestire il rischio corruttivo –
a quantificare automaticamente i rischi corruttivi cui i loro processi
organizzativi sono esposti e ad indirizzare questi soggetti a mettere in
atto le contromisure adeguate.
Il workflow generale è suddiviso in 4 distinti step, o filoni di lavoro:
-
Step 1: caricamento di strutture e processi
-
Step 2: calcolo del rischio corruttivo di ogni processo
-
Step 3: scelta delle misure di mitigazione da applicare ad ogni processo
-
Step 4: monitoraggio al fine di verificare se le misure previste sono state applicate.
Questi 4 step si svolgono entro un flusso sincrono; sono pensati, ovvero, per essere portati a compimento in sequenza, non in parallelo. Ad esempio, non si può passare allo Step 2 se non è stato completato lo Step 1; né si può passare allo Step 3 se non è stato completato lo Step 2; e cosí via.
Questa modalità “lineare” guida gli attori nel processo di mappatura e gestione e permette di gestire in modo semplificato la complessità del dominio.
Alla fine del 4° Step, sarà stata realizzata una rilevazione completa del calcolo, del trattamento e del monitoraggio dei livelli di rischio corruttivo in organizzazione - il tutto documentato e certificato attraverso specifici report, anche scaricabili.
A questo punto, si può iterare il processo, procedendo con una nuova rilevazione; il sistema è predisposto, infatti, per la storicizzazione.
Soggetti coinvolti
I soggetti interessati dall’uso del software, ovvero gli attori coinvolti, sono i seguenti:
-
L’esperto, o l’ufficio, anticorruzione e trasparenza
-
I responsabili e gli operatori degli uffici dell’organizzazione presa in esame
-
Il software engineer
Funzionamento
Step 1: Individuazione del contesto (mappatura organizzativa)
In una prima fase viene effettuato il caricamento delle strutture organizzative (organigramma) e quello dei processi organizzativi che vengono prodotti dalle strutture stesse.
Il software prevede apposite funzionalità di navigazione nell’albero dei macroprocessi ed in quello dell’organigramma in modo da verificare rapidamente che la mappatura corrisponda a quanto effettivamente presente nell’organizzazione.
Inoltre, per ogni processo viene fornita una pagina di dettaglio contenente tutte le informazioni aggregate che riguardano il processo stesso, tra cui: gli input, le fasi, gli output, i rischi ed i fattori abilitanti.
Mentre l’articolazione di processi e strutture è specifica di ogni organizzazione e quindi deve essere preparata e caricata ogni volta che il software viene deployato in una nuova organizzazione, vi sono alcuni “dizionari” che sono predefiniti e forniti, già pronti, in _bundle _col software: il registro dei rischi, quello delle misure di mitigazione, il dizionario dei quesiti, quello dei fattori abilitanti, ed altri ancora.
Step 2: Calcolo del rischio (interviste e indicatori di rischio)
Consultando la mappatura dei processi, effettuata nello Step 1, l’ufficio anticorruzione diviene in grado di consultare un **elenco **delle strutture organizzative coinvolte nell’erogazione dei relativi processi.
A quel punto, è possibile quindi rivolgere una serie di **quesiti **a responsabili ed operatori ubicati presso tali strutture, in merito ai processi prodotti dalle strutture stesse.
Attraverso l’analisi delle risposte a tali quesiti, l’applicazione permette di ottenere, automaticamente, una serie di indici **relativi a specifici rischi corruttivi cui risultano esposti i processi organizzativi presidiati dalle strutture stesse: in pratica, sulle risposte il software applica specifici algoritmi che permettono di individuare il livello del **PxI **(livello di rischio **Probabilità x Impatto)** **di ogni processo esaminato.
Ogni quesito, infatti, è collegato ad uno o piú specifici rischi corruttivi; perciò, in funzione della risposta data dal personale intervistato, l’applicazione calcola il livello di rischio cui il processo esaminato risulta esposto.
La batteria di quesiti è ampia (piú di 150) ma la decisione circa quali quesiti somministrare può essere stabilita di volta in volta dall’intervistatore, nel senso che tutti i quesiti sono facoltativi e vi sono quesiti piú generici, che probabilmente ha senso rivolgere in ogni intervista, e quesiti piú specifici, che ha senso somministrare soltanto se si sta prendendo in esame processi molto peculiari.
Step 3: Trattamento del rischio (misure di mitigazione - stima)
Tramite gli Step 1 e 2 si ottiene dunque un rapporto complessivo sul livello di rischio cui ogni processo organizzativo censito risulta esposto.
Aver realizzato questa mappatura costituisce un buon punto di partenza per poter stabilire quali misure di mitigazione/prevenzione del rischio corruttivo è opportuno applicare ai rischi stessi. Questa è la fase 3, ovvero la fase di individuazione delle misure di mitigazione atte a ridurre il valore del rischio.
Si è accennato, in precedenza, al fatto che un registro delle misure di mitigazione viene fornito nativamente dal software.
Quali misure, però, scegliere esattamente, tra le varie misure possibili? Ovvero: come individuare le misure migliori per ogni rischio di ogni dato processo?
Anche qui viene in aiuto il sistema ROL-RMS:
uno dei vantaggi offerti dal software, su questo versante, è il fatto che il sistema stesso suggerisce quali misure applicare a ciascun rischio nel contesto di ciascun processo.
Le misure di mitigazione, infatti, tramite la loro tipologia, hanno un’associazione con il fattore abilitante e questa relazione rende possibile individuare il contesto di applicazione delle misure stesse in funzione del rischio e del processo.
Una volta applicate le misure, è possibile verificare come variano i livelli di rischio attraverso la consultazione di appositi cruscotti, che mettono a confronto il PxI prima e dopo l’applicazione delle misure.
Step 4: Certificazione del rischio (misure di mitigazione -
monitoraggio)
Il fatto di prevedere, o suggerire, che una misura venga applicata ad un processo non implica però, automaticamente, che essa venga effettivamente applicata!
La fase di assegnazione delle misure - cioè lo Step 3 - permette di ottenere quindi soltanto una stima della riduzione del rischio se le misure proposte vengono applicate (può essere un grande SE). La fase di monitoraggio, che conclude il ciclo di gestione del rischio corruttivo, consiste nel verificare se le misure proposte sono poi state effettivamente applicate.
Lo Step 4 permette di stabilire effettivamente quali misure sono state applicate e quindi permette di calcolare il valore reale del livello di rischio, ovvero il valore effettivo e finale del rischio per ogni processo considerato alla fine del ciclo di valutazione (rilevazione).
Il software offre anche specifici strumenti analitici per verificare in che misura è cambiato il livello di rischio non solo in funzione dell’applicazione ipotetica, ma anche di quella effettiva delle misure di mitigazione.
Ruoli dei soggetti
Ogni soggetto ha un compito specifico:
-
L’esperto di anticorruzione, con l’aiuto del software, effettua il calcolo del rischio (Step 2), stabilisce quali misure di mitigazione applicare ai processi piú a rischio (Step 3) e ne cura il monitoraggio (Step 4).
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Il personale degli uffici che sovrintendono i processi rispondono alle domande (Step 2) e forniscono i valori raccolti nel monitoraggio (Step 4).
-
Il software engineer cura la fase di mappatura dei processi (Step 1) e coadiuva gli altri soggetti attraverso tutto il workflow (tutti gli Step).
Conclusioni
Tra le varie funzioni attualmente implementate nel software ROL-RMS, notiamo in particolare 3 facilities, che possono agevolare notevolmente il lavoro dell’ufficio trasparenza e anticorruzione interno all’ente che adotti la soluzione ROL-RMS:
-
il calcolo automatico del rischio esistente;
-
il suggerimento automatico circa le misure di mitigazione da applicare al rischio esistente;
-
la produzione di report comparativi per consultare l’andamento dei livelli di rischio in funzione delle misure in ipotesi e di quelle applicate.
Allo stato attuale (versione di riferimento: 2.1.1, dicembre 2024
) il
software è già pronto per essere adattato, con un minimo adeguamento, a
qualunque realtà organizzativa che voglia effettuare un’analisi
dettagliata dei rischi corruttivi cui i processi erogati
dall’organizzazione stessa sono esposti.
Customizzazione
È anche possibile stimare, con relativa precisione, quanto tempo è necessario per customizzare il software in funzione di una specifica realtà organizzativa. Infatti, acquisite:
-
le dimensioni dell’organizzazione (in particolare, il numero di livelli dell’organigramma ed il numero assoluto di strutture da mappare)
-
il numero di livelli e la numerosità dei processi prodotti dall’organizzazione stessa,
diventa possibile effettuare una stima relativamente accurata del tempo necessario affinché sia possibile iniziare la campagna di interviste e, conseguentemente, ottenere i risultati dei vari indicatori di rischio e del giudizio sintetico P x I.
Storicizzazione
Ogni rilevazione successiva potrà essere messa a confronto con la precedente attraverso specifici cruscotti multirilevazione, che permetteranno di analizzare i delta e i trend relativi ai processi e ai relativi rischi corruttivi, da una rilevazione all’altra, in modo che sia alla fine possibile, per l’organizzazione, effettuare una valutazione delle variazioni dei livelli di rischio attraverso gli anni.